L’estate è un rituale, una danza, una risata. È giallo e arancione su sfondo blu; è un tuffo nel Tirreno, si scioglie nel contrasto di un abbraccio in bianco e nero.

Claude Nori ha seguito a lungo l’estate italiana, da una parte all’altra dello stivale.
Nato a Tolosa nel 1949, il fotografo nutre per il nostro paese una fascinazione potente, che nel 1984 lo porterà a partecipare, unico francese, a quell’esperienza rara che fu Viaggio in Italia, un racconto fotografico collettivo poi confluito in un libro e in una mostra a cura di Luigi Ghirri.

“Dal 1982 decisi di fotografare il mare italiano e quei luoghi conosciuti come destinazioni mitiche, quelle città dai nomi evocativi, Capri, Napoli, Portofino, San Remo o Stromboli, per le quali furono composte le canzoni che hanno fatto da sfondo ai film neorealisti. Mi resi conto che il particolare territorio del mare, l’attività che si svolgeva sulla spiaggia in estate era davvero un concentrato di cultura italiana, un rituale attraverso il quale si esprimeva con forza tutta un’arte di vivere”.

Le località marine sono fissate attraverso immagini dense, che si tratti di cabine a colori o di tuffi audaci in bianco e nero.

Nori crea relazioni con i bagnanti che incontra, giovani, vitali, sorridenti, a volte assorti, di solito spensierati. Descrive le coste italiane con istantanee che ci dicono come siamo davanti alla magia dell’estate.

Graziella ricorda così il suo incontro con il fotografo: “Stavo con il mio fidanzatino dell’epoca. Il fotografo ci chiese di entrare in cabina e di baciarci, ma io non l’avevo mai baciato. Eravamo così timidi, allora lui mi strinse tra le sue braccia mentre io fissavo il fotografo; aveva una piccola macchina che faceva un rumore meccanico, sembrava così felice del nostro amore e di riprenderci. Non compresi molto cosa stesse accadendo”.

La casa editrice Postcart propone ora Un’estate con te, versione rivista e arricchita di Un été italien di Claude Nori.

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