10 settembre 2019 17:05

Dal 10 settembre Forma Meravigli, a Milano, ospita Di fronte a una guerra, una mostra che presenta il lavoro di due fotoreporter italiani che negli ultimi anni hanno raccontato con profondità e sensibilità i conflitti in Medio Oriente: Emanuele Satolli e Alessio Romenzi. Vicini per formazione ed esperienza, questi fotografi hanno realizzato dei reportage guidati da approcci molto diversi.

Emanuele Satolli ha seguito la battaglia di Mosul, in Iraq, tra il 2014 e il 2017, dal momento in cui la città è caduta nelle mani del gruppo Stato islamico fino alla liberazione condotta dall’esercito iracheno, i curdi peshmerga e le forze speciali statunitensi. In questo periodo è tornato a Mosul sei volte, da freelance o per conto di testate come Time. Il lavoro di Satolli si svolge in prima linea, guarda da vicino l’orrore, sotto le bombe, con i prigionieri ammassati per terra, i feriti, i morti e le persone che cercano di sopravvivere.

Anche Alessio Romenzi è a Mosul durante l’avanzata dell’esercito per riconquistare la città. È la primavera del 2017, ma a un certo punto si rende conto che dopo anni al centro dell’azione, concentrato sui volti di civili e soldati, ha bisogno di rallentare e allargare il suo sguardo sui luoghi. Prende il cavalletto e sceglie il formato panoramico, prendendosi il tempo necessario per aspettare la luce giusta e riflettere su cosa resta dopo una guerra, che sia in Iraq, in Libia o in Siria.

La battaglia di Mosul (2017) e Life, still (2018) hanno vinto le ultime due edizioni del premio Ponchielli. La mostra milanese, organizzata dal Grin (Gruppo redattori iconografici nazionale) e curata da Renata Ferri, resterà aperta fino al 20 ottobre.

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