Colombo, Sri Lanka, 4 gennaio 2022 (Eranga Jayawardena, Ap/LaPresse)

Quest’anno i paesi più poveri del mondo hanno debiti in scadenza per 10,9 miliardi di dollari. Molti di loro hanno respinto alcuni programmi d’aiuto internazionali preferendo rivolgersi ai mercati per finanziare la loro risposta alla pandemia, scrive il Financial Times. Tuttavia, i 42 paesi che hanno aderito a progetti come la Debt service suspension initiative, un programma per il rinvio delle scadenze dei debiti voluto dal G20 (il gruppo delle principali economie mondiali), da quest’anno devono ricominciare a pagare le rate sospese nel 2020 e nel 2021. I 74 paesi classificati a basso reddito dovranno rimborsare nel complesso 35 miliardi di dollari. Secondo la Banca mondiale si tratta di un aumento del 45 per cento rispetto al 2020. L’istituto prevede che quest’anno il 60 per cento dei paesi a basso reddito sarà costretto a ristrutturare il debito pubblico. Tra gli stati più in difficoltà ci sono lo Sri Lanka, che secondo l’agenzia di rating Standard & Poor’s rischia seriamente l’insolvenza, il Ghana, El Salvador e la Tunisia. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati