Stan (Bradley Cooper), uno sconosciuto con un passato oscuro, trova lavoro in un piccolo circo e rapidamente si fa strada come (falso) chiaroveggente. Il suo talento lo porterà alla fama e a convincersi di avere poteri mentali. Un malinconico thriller su un truffatore con ambientazione circense ha perfettamente senso nella filmografia di Guillermo del Toro. In più, rispetto al primo adattamento del romanzo di William Lindsay Gresham, firmato da Edmund Goulding, del Toro non ha dovuto vedersela con la censura degli anni quaranta. La sua trasposizione è più cupa e violenta e scava nelle oscurità del libro. Eppure risulta faticoso da vedere. Nightmare alley è il primo film del regista messicano senza alcun elemento sovrannaturale. Forse è proprio per questo che la narrazione a tratti risulta limacciosa: la passione di del Toro per i truffatori è meno acuta del suo amore per i veri voli di fantasia.
David Simms, The Altantic

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati