La prima rivisitazione di Kenneth Branagh di un classico di Agatha Christie, Assassinio sull’Orient Express, non è certo un film fondamentale, però è gradevole da vedere. Lo stesso si può dire di Assassinio sul Nilo. Il detective Hercule Poirot (Branagh) finisce in crociera sul Nilo, dove la milionaria Linnet Ridgeway-Doyle (Gal Gadot) festeggia il suo matrimonio con Simon (Armie Hammer), che ha soffiato alla sua amica d’infanzia Jacqueline (Emma Mackey). Linnet è uccisa e tutti i sospetti sono bloccati sul lussuoso battello. Il cast è pieno di grandi nomi, ma forse non così grandi come quelli che viaggiavano sull’Orient Express. Con tutto il rispetto per il talento degli attori, mettere nella stessa stanza Gal Gadot, Annette Bening, Russell Brand, Jennifer Saunders e Dawn French non ha lo stesso effetto che metterci Michelle Pfeiffer, Judi Dench, Penélope Cruz, Willem Dafoe e Olivia Colman.

Olly Richards,
Time Out

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Questo articolo è uscito sul numero 1447 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati