Il 7 aprile, l’ultimo giorno dei colloqui di pace sullo Yemen organizzati dal Consiglio di cooperazione del Golfo su iniziativa dell’Arabia Saudita, il presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, Abd Rabbo Mansur Hadi, ha trasferito i poteri a un collegio esecutivo composto da otto persone, incaricato di negoziare con i ribelli sciiti huthi una tregua permanente e una soluzione politica alla guerra. L’Orient-Le Jour scrive che la decisione di Hadi è stata voluta da Riyadh, desiderosa di trovare una via d’uscita dalla crisi yemenita e di creare un fronte unito contro gli huthi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1456 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati