I cambiamenti nella forza di gravità potrebbero essere usati per monitorare più rapidamente la propagazione di un forte terremoto e per prevedere un eventuale tsunami. I sistemi di allarme attuali usano le onde sismiche, che però sono più lente. Alcuni ricercatori hanno sviluppato un programma d’intelligenza artificiale basato sui dati dei terremoti in Giappone. Per le scosse di magnitudo superiore a otto, scrive Nature, c’è una buona corrispondenza tra modello e dati reali.

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati