◆ Nel febbraio 2019 una grande spaccatura che attraversava la piattaforma di ghiaccio Brunt, in Antartide, sembrava pronta a generare un iceberg due volte più grande della città di New York. Gli scienziati non avevano dubbi sul fatto che l’iceberg si sarebbe formato, ma non conoscevano i tempi. Ora, quasi quattro anni dopo, il distacco è avvenuto.

Secondo il British antarctic survey, la separazione definitiva si è verificata il 22 gennaio, creando un iceberg di 1.550 chilometri quadrati. L’immagine, scattata dal satellite Terra della Nasa, mostra l’iceberg, chiamato A-81 dal National ice center statunitense, due giorni dopo il distacco. La rottura è avvenuta lungo una spaccatura chiamata Chasm 1. Questa ha cominciato a formarsi negli anni settanta, ma poi c’è stato un lungo periodo di dormienza. Nel 2012 ha ricominciato a crescere a un ritmo di circa quattro chilometri all’anno. Nel 2019 c’è stato un nuovo rallentamento, prima dell’accelerazione finale nell’estate australe tra il 2022 e il 2023. Vari fattori, tra cui l’assenza di ghiaccio marino al largo della piattaforma Brunt, potrebbero aver contribuito al distacco definitivo.

Secondo gli scienziati, il distacco non è dovuto alla crisi climatica, ma a fenomeni naturali frequenti nella piattaforma Brunt. Nel febbraio 2021 un altro grande iceberg, A-74, si era staccato dalla piattaforma.–Kathryn Hansen (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati