Il Giappone e i Paesi Bassi hanno deciso di limitare le esportazioni in Cina di tecnologie per la fabbricazione di processori. Il 27 gennaio i due paesi hanno firmato con gli Stati Uniti un accordo che ha lo scopo di impedire all’esercito cinese di sviluppare armi avanzate, scrive il Financial Times. L’intesa arriva tre mesi dopo che Washington aveva imposto a sua volta controlli sulle esportazioni di queste tecnologie ed è un’ulteriore dimostrazione degli sforzi statunitensi di creare una rete di paesi alleati per frenare l’avanzata dell’industria dei processori cinese. La Casa Bianca, aggiunge il Wall Street Journal, ha inoltre intenzione d’impedire alla cinese Huawei Technologies, tra i leader mondiali nella produzione di dispositivi per le telecomunicazioni, di comprare tecnologie da aziende statunitensi, tra cui i processori avanzati usati nei telefoni e nei computer. Il motivo, spiegano fonti vicine al governo di Washington, è la necessità di proteggere la sicurezza nazionale. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati