◆ Secondo un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), nel 2022 le emissioni di gas serra hanno toccato un nuovo record nel mondo: 36,8 gigatonnellate, con un aumento dello 0,9 per cento rispetto al 2021. I dati degli ultimi tre anni sono strettamente legati all’andamento della pandemia di covid-19. L’anno scorso è ripresa la normale attività economica nella maggior parte dei paesi, con l’eccezione della Cina, che ha risentito delle misure di confinamento fino all’autunno inoltrato. Il secondo fattore da considerare è la guerra in Ucraina. La riduzione delle esportazioni russe di gas naturale ha fatto scendere dell’1,6 per cento le emissioni legate a questa fonte. La conseguenza, però, è stata un maggior ricorso al carbone, con un aumento dell’1,6 per cento delle emissioni da questa fonte. Le emissioni legate al settore petrolifero sono cresciute del 2,5 per cento, anche a causa della ripresa del trasporto aereo. Nel 2022, però, è aumentata l’energia prodotta da fonti rinnovabili, con risultati record per il solare e l’eolico.

La maggiore crescita delle emissioni (4,2 per cento) è stata registrata nei paesi emergenti dell’Asia, esclusa la Cina. Gli Stati Uniti hanno registrato un rialzo dello 0,8 per cento, mentre la Cina un calo dello 0,2 per cento, a causa del rallentamento delle attività, soprattutto nel settore edilizio. L’Unione europea ha ridotto le emissioni del 2,5 per cento, anche perché il ricorso al carbone è stato inferiore rispetto alle previsioni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1502 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati