Trentadue mesi di scarse precipitazioni hanno ridotto le riserve di Sau e Susqueda rispettivamente al 7 e al 38 per cento della loro capacità. (Earthobservatory/Nasa)

◆ Da più di due anni nella comunità autonoma della Catalogna, nel nordest della Spagna, è in corso una grave siccità che minaccia le principali riserve idriche e ha spinto le autorità a limitare i consumi. Le immagini in alto, scattate dal satellite Landsat 8 della Nasa il 21 marzo 2021 e il 12 aprile 2023, mostrano la riduzione del livello dell’acqua delle riserve di Sau e Susqueda, riconoscibile dal colore chiaro delle rive, che di solito sono sommerse. Nella riserva di Sau non sono rimasti esposti solo strati di roccia: negli ultimi mesi è riemerso quasi per intero un antico villaggio, in cui spicca il campanile di una chiesa dell’undicesimo secolo.

Le riserve di Sau e Susqueda, che si trovano a ovest di Girona, sono importanti fonti d’acqua per gli agricoltori e gli abitanti della regione, compresi quelli dell’area metropolitana di Barcellona, a più di cento chilometri di distanza. Furono create negli anni sessanta del novecento in seguito alla costruzione di alcune dighe sul fiume Ter.

Tra marzo e aprile le precipitazioni registrate in Catalogna sono state appena il 14 per cento della media di questi mesi nel periodo 2009-2021. Secondo l’Agenzia catalana dell’acqua, il 25 aprile le riserve di Sau e Susqueda erano ridotte rispettivamente al 7 e al 38 per cento della loro capacità. Considerando anche le altre riserve della regione, la capacità è ridotta al 25 per cento.

La scarsità di precipitazioni, insieme alle frequenti ondate di caldo (ad aprile nel sud della Spagna è stata registrata una temperatura record di 38,6 gradi), potrebbe causare una catastrofe ecologica, con morie di pesci e fioriture di alghe nocive.–Emily Cassidy (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1511 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati