Non sottovalutare mai il potere dell’amicizia. Questo è uno degli insegnamenti che si possono trarre dal bellissimo ritratto che Michael Frank fa della saggia e affascinante Stella Levi, una delle ultime sopravvissute all’Olocausto della scomparsa comunità sefardita del quartiere di Juderia, sull’isola greca di Rodi. Frank ha incontrato per caso Levi nel 2015, ed è rimasto incantato da questa “donna che avrei considerato una Shahrazād, una testimone, una prestigiatrice, una viaggiatrice del tempo che mi invitava a viaggiare con lei”. Era abbagliato dalla sua memoria acuta, dalla sua “grazia e grinta” e dalla sua notevole capacità di creare amicizie che durano tutta la vita. Cento volte sabato ricrea il mondo della giovinezza di Stella. I suoi sogni furono distrutti nel 1938, con le leggi razziali fasciste. Inoltre, il libro evoca un mondo perduto che merita di non essere dimenticato.
Heller McAlpin, The Wall Street Journal

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Questo articolo è uscito sul numero 1512 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati