La mostra A hard man is good to find! esposta alla Photographers’ gallery di Londra, nel Regno Unito, raccoglie più di cento immagini di uomini del mondo queer londinese, realizzate tra gli anni trenta e sessanta del novecento. Molte sono inedite, e furono realizzate in modo clandestino, visto che all’epoca le foto di corpi maschili nudi erano vietate. Anche se nel 1957 il rapporto Wolfenden e poi il Sexual offences act, la legge britannica sui reati sessuali approvata nel 1967, segnarono una parziale depenalizzazione dell’omosessualità, la rappresentazione del nudo maschile rimaneva infatti ancora limitata dall’Obscene publications act del 1857, che considerava le immagini che suggerivano l’omosessualità un reato penale.

Fu probabilmente questa forma di censura ad alimentare la creazione di foto, spesso provocatorie ed esplicite, ispirate all’arte, al culturismo e alla pornografia. Il percorso espositivo è organizzato in base alle zone di Londra all’epoca più frequentate da chi cercava soggetti da fotografare: “Highgate, tra Chelsea e Wellington Barracks, Soho, Brixton, Portobello e Euston. Erano luoghi rischiosi, ma che offrivano anche delle possibilità”, spiegano i curatori della mostra. Oltre alle foto sono esposti cataloghi, riviste e album privati, per far capire come questa cultura si diffondeva attraverso scambi e condivisioni. ◆

Vince man’s shop catalogue, 1957. (bill green, Vince)
Spencer Churchill, 1951. (Paul Hawker, collezione Rupert Smith)
Storyette, anni cinquanta. (Basil Clavering, royale)
Storyette, anni cinquanta. (Basil Clavering, Royale)
Il ballerino David Dulak, 1946. (Angus McBean, collezione Rupert Smith)
Catalogo, anni settanta. (John S Barrington, collezione Rupert Smith)
L’attore britannico John Hamill, 1966 circa. (John S Barrington, collezione Rupert Smith)
Il culturista statunitense Robert Shealy, anni cinquanta. (Bob Mizer, Athletic Model Guild)
Da sapere
La mostra

◆ La mostra A hard man is good to find! è in corso alla Photographers’ gallery di Londra, nel Regno Unito, fino all’11 giugno 2023. Comprende immagini e materiali di John S. Barrington, Cecil Beaton, Guy Burch, Basil Clavering (noto come Royale), Rotimi Fani-Kayode, Bill Green (conosciuto come Vince), David Gwinnutt, Paul Hawk, Angus McBean e Ajamu X. È curata da Alistair O’Neill, professore di storia e teoria della moda alla scuola d’arte Central Saint Martins di Londra. La mostra è accompagnata dalle immagini vincitrici del premio assegnato dalla fondazione Deutsche Börse per la fotografia 2023.


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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 64. Compra questo numero | Abbonati