Il blocco del corridoio di Laçın imposto dall’Azerbaigian rischia di provocare una crisi umanitaria nel Nagorno Karabakh, dove vivono circa 120mila armeni, scrive Der Standard. La strada, che collega l’enclave all’Armenia, è stata conquistata dalle forze azere durante la guerra del 2020, ma in base al cessate il fuoco mediato dalla Russia avrebbe dovuto restare percorribile. Negli ultimi mesi però gli azeri hanno gradualmente limitato il passaggio, fino a bloccare anche la consegna dei prodotti di prima necessità e degli aiuti internazionali, sostenendo che dovrebbero seguire un altro percorso attraverso l’Azerbaigian. Erevan accusa Baku di voler costringere gli armeni ad abbandonare il Nagorno Karabakh, approfittando del fatto che la Russia, indebolita dalle sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina, non può permettersi di perdere il suo sostegno .

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Questo articolo è uscito sul numero 1526 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati