Migliaia di persone sono state portate con l’inganno in Asia meridionale da diversi paesi e costrette a lavorare a delle truffe online. Lo rivela un rapporto dell’Onu che per la prima volta mostra la portata di un problema che esiste da anni, scrive Al Jazeera. Le vittime sono per la maggior parte uomini asiatici – almeno 120mila birmani e centomila cambogiani – ma alcune vengono dall’Africa e dall’America Latina. Attirate con la promessa di un lavoro facile o di una relazione, si sono ritrovate prigioniere in Thailandia, Cambogia e Birmania, paesi in cui la giustizia è debole.

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Questo articolo è uscito sul numero 1527 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati