Corpi senza tregua

◆ Nell’ultimo portfolio (Internazionale 1528) c’è una foto in particolare, quella di Hellen, che fa capire il senso del titolo I corpi delle donne come campi di battaglia del lavoro che la fotografa Cinzia Canneri ha dedicato alle sofferenze delle donne eritree ed etiopi durante il conflitto nel Tigrai. Nell’articolo “Il crimine più taciuto” (Internazionale 1527) una ricercatrice in diritti umani che aiuta le sudanesi stuprate durante la guerra nel loro paese spiega come i corpi delle donne siano “diventati parte del campo di battaglia”. E sempre nello stesso articolo un’esperta di diritti delle donne dice: “Gli uomini in divisa usano la violenza sessuale per rafforzare gerarchie di genere radicate, che collocano le donne, di qualunque etnia o religione, al livello più basso della società”. Forse succede in qualunque paese e a prescindere dal fatto che i maschi indossino una divisa, considerando ciò che accade anche in Italia.
Daniele Baldisserri

Io capitano è un film quasi impossibile

◆ Ho letto con molto interesse e curiosità l’articolo di Annalisa Camilli (essenziale.it) e l’ho apprezzato per la sua chiarezza. Mi ha suscitato il desiderio di andare a vedere il film.
Stefano Dioni

Gli orfani di femminicidio

◆ L’articolo di Donata Columbro tratta un argomento importante e delicato (essenziale.it). Troppo spesso in Italia ci si “dimentica” delle vittime, dando invece risalto a chi il reato lo ha commesso. Chi assiste, o ancora peggio, subisce atti di violenza porterà per tutta la vita sulla propria pelle e nella propria anima cicatrici enormi e dolorose.
Katia Carrieri

New York chiude le porte ad Airbnb

◆ Ho ascoltato l’intervento di Sarah Gainsforth nel podcast (Il Mondo, 7 settembre). La politica italiana ha totalmente ignorato la questione
Airbnb e questo, insieme ad altri aspetti, ha portato alla gentrificazione di alcune grandi città. Venezia e Firenze sono l’emblema di questo processo. Napoli sarà la prossima vittima. Tra l’altro, come dice Gainsforth, a guadagnare, mentre i centri storici si svuotano di persone e identità, sono sempre i soliti noti. La soluzione probabilmente non è vietare gli affitti, ma bisogna mettere dei limiti e prevedere degli sgravi fiscali per chi predilige affitti di lungo termine.
Sara Di Maio

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Questo articolo è uscito sul numero 1529 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati