Elodie (Millie Bobby Brown) accetta di sposare un bel principe, ma le nozze non vanno come previsto: la ragazza è tradita dalla sua nuova famiglia, che la usa per pagare un antico debito di sangue. Gettata in una caverna tra le grinfie di un drago sputafuoco, la sposina dovrà cavarsela da sola e combattere per la sua sopravvivenza. Il ritorno di Brown su Netflix avrebbe dovuto sovvertire il luogo comune della “damigella in pericolo” (damsel in distress), tanto che il titolo stesso gioca con questo capovolgimento. E il film prova a superare gli stereotipi. Il problema è che questo percorso è lastricato di altri tipi di cliché, al punto che tutta l’impresa finisce per soffrirne. Damsel è troppo infantile e superficiale per un pubblico di adulti, troppo brutale e cruento per i bambini. Alla fine, sembra proprio che questa damigella abbia davvero bisogno di aiuto.
David Opie, Empire

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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati