◆ Per raggiungere gli obiettivi internazionali della lotta al cambiamento climatico potrebbe essere utile imporre una nuova regola: no ai nuovi impianti di estrazione dei combustibili fossili. Un gruppo di ricercatori britannici e svizzeri ha formulato una proposta denominata No new fossil, che prevede di bloccare l’autorizzazione di tutti i progetti di estrazione di petrolio, gas naturale e carbone. In un articolo su Science gli scienziati mostrano come l’attuale capacità di produzione di combustibili fossili sia già sufficiente per soddisfare un livello di consumo compatibile con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi in più rispetto al periodo preindustriale, fissato dall’accordo di Parigi del 2015. In India e nell’Africa subsahariana la domanda di combustibili fossili potrebbe essere superiore all’offerta, ma questi due casi potrebbero essere trattati separatamente. Secondo i sostenitori della proposta è più semplice bloccare i progetti di nuovi impianti invece che chiudere quelli in funzione. Le ragioni sono molte. Una volta che i capitali sono stati investiti, le aziende hanno l’interesse a mantenere l’impianto di estrazione in funzione il più a lungo possibile per compensare i costi iniziali. I sindacati, inoltre, sono più decisi a difendere i posti di lavoro esistenti rispetto a quelli che devono ancora essere creati. Infine le popolazioni locali tendono a opporsi alla costruzione di nuovi impianti, mentre sono più tolleranti verso quelli già esistenti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1566 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati