Un momento del trasferimento di 22 mummie di faraoni dell’antico Egitto verso il nuovo museo nazionale della civiltà egizia. Per l’evento, ampiamente pubblicizzato sui mezzi d’informazione egiziani, sono stati usati dei veicoli addobbati a tema. Secondo molti osservatori la parata rientra nel tentativo di rilanciare il turismo ed è anche una dimostrazione di forza del regime di Abdel Fattah al Sisi, per distrarre dalla pubblicità negativa legata all’incidente nel canale di Suez e alle violazioni dei diritti umani nel paese. Il 6 aprile la detenzione preventiva dell’attivista egiziano Patrick Zaki, studente all’università di Bologna, è stata rinnovata per altri 45 giorni.
Luci e ombre
Sorpresa
Yoshia Uomoto, una donna di 98 anni, rivede il figlio Mark e la nipote Gail dopo un anno. Uomoto vive nella Nikkei Manor, una residenza per anziani che ospita principalmente statunitensi di origine giapponese e che a fine marzo ha allentato le restrizioni contro il covid-19. Secondo i dati del governo statunitense, le persone contagiate nelle case di riposo finora sono 644mila e i morti 131mila, più di un quinto del totale del paese. Lo stato di Washington, dove si trova Seattle, è tra quelli che per primi hanno registrato focolai, all’inizio del 2020.
Lontano dal terrore
Famiglie in fuga da Palma, la città nel nord del Mozambico attaccata il 24 marzo dal gruppo estremista islamico Al Shabab. Secondo le Nazioni Unite almeno 9.800 persone – in gran parte donne e bambini – hanno abbandonato la città con ogni mezzo disponibile: aerei, navi, auto, a piedi. Il 7 aprile, a due settimane dall’inizio dell’attacco, il presidente mozambicano Filipe Nyusi ha dichiarato che i jihadisti sono stati “cacciati” da Palma, ma non ha reso noto un bilancio ufficiale delle vittime.
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