Nel 2024 è stato celebrato in molti paesi, Italia compresa, il centenario delle prime trasmissioni radiofoniche. L’unico paese occidentale a non aver avuto una radio pubblica nazionale erano gli Stati Uniti, dove la vocazione privata aveva fatto nascere una rete di radio commerciali a copertura locale. Una delle poche eccezioni fu la Wnyc di New York, fondata nel 1924 e per decenni di proprietà esclusiva del municipio. Il fatto di fare servizio pubblico in un panorama commerciale comportava uno sviluppo molto lento di alcuni generi radiofonici: mentre in Europa la cultura del documentario ebbe un enorme sviluppo già negli anni cinquanta, il primo di cui è rimasta traccia negli Stati Uniti è un ritratto degli artisti e poeti della beat generation che davano vita al Greenwich Village, realizzato nel 1960 e oggi ripubblicato dal podcast a pagamento Selects su Apple Podcast, anche se presente da anni in rete. Dura dieci minuti e non è rimasta alcuna traccia né del nome degli autori né del nome del giornalista che accompagna gli ascoltatori. Ma il documento rimane prezioso proprio per come trasmette la vivacità di quella generazione. Tra le voci di poeti rimasti sconosciuti emerge la testimonianza di Ed Fancher, fondatore e direttore della rivista Village Voice, epicentro editoriale di tutto il movimento. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1593 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati