02 novembre 2021 10:58

Ambiente
Il 1 novembre, in occasione dell’apertura a Glasgow della conferenza sul clima Cop26, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invitato i governi a dire “basta” e ad agire immediatamente per “salvare l’umanità” dall’impatto catastrofico del riscaldamento globale. Oggi più di cento paesi che ospitano l’85 per cento delle foreste della Terra dovrebbero firmare una dichiarazione congiunta per mettere fine alla deforestazione entro il 2030. Tra i firmatari ci sono Brasile, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo.

Francia-Regno Unito
Il 1 novembre il presidente francese Emmanuel Macron ha rinviato, almeno fino a giovedì, l’entrata in vigore di alcune misure di ritorsione contro Londra, accusata di aver concesso alle imbarcazioni francesi solamente 64 licenze di pesca nelle acque territoriali di Jersey, un’isola britannica che si trova a venti chilometri dalle coste della Normandia, in Francia. Il rinvio è stato deciso per “dare una possibilità” ai negoziati in corso tra i due paesi. Le misure prevedono il divieto di sbarco in Francia per i pescherecci britannici e il rafforzamento dei controlli doganali sulle merci provenienti dal Regno Unito.

Macedonia
Il primo ministro Zoran Zaev si è dimesso il 31 ottobre dopo la sconfitta nelle elezioni amministrative del suo partito, l’Unione socialdemocratica di Macedonia (Sdsm, centrosinistra). L’Sdsm ha perso il controllo della capitale Skopje e della maggior parte delle grandi città. Zaev si è detto favorevole a un nuovo governo formato dall’Sdsm e dai suoi alleati.

Giappone
Il Partito liberaldemocratico (Ldp, destra) del primo ministro Fumio Kishida ha mantenuto la maggioranza assoluta dei seggi nelle elezioni legislative del 31 ottobre. Il partito, al potere dal 2012 (e quasi ininterrottamente dal 1955), ha ottenuto 261 seggi sui 465 della camera bassa del parlamento.

Burkina Faso
Il 2 novembre fonti locali hanno affermato che circa dieci civili sono morti in un attacco attribuito ai jihadisti nel nord del paese, vicino al confine con il Niger. L’attacco si è verificato a Dambam, nella regione del Sahel.

Etiopia
Il primo ministro Abiy Ahmed ha annunciato il 1 novembre che l’esercito “andrà avanti fino alla vittoria” nel conflitto in corso da un anno nella regione settentrionale del Tigrai. Nei giorni scorsi i ribelli del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf) hanno rivendicato la conquista delle città di Kombolcha e Dessie, nella vicina regione Amara, ma il governo ha smentito.

Nigeria
Il 1 novembre almeno quattro operai sono morti nel crollo di un grattacielo di ventuno piani in costruzione a Lagos, nel sudovest del paese. Il bilancio dovrebbe aggravarsi perché decine di operai al lavoro nel cantiere risultano dispersi. Il governatore dello stato di Lagos, Babajide Sanwo-Olu, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta.

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