28 giugno 2013 09:00

*Abitando in Svizzera, sei d’accordo con l’Economist secondo cui è il miglior paese al mondo dove nascere? –Alessandro *

A Ginevra in tre anni i miei figli hanno preso l’autobus più di quanto l’abbia preso io in trentacinque anni a Roma. A pochi minuti da casa c’è un parco con cavalli a dondolo, un tunnel sotterraneo, altalene per ogni età e una piscina. La città brulica di ludoteche semi gratuite e d’inverno ci sono piste di pattinaggio sul ghiaccio aperte a tutti. Sembrerebbe un paradiso terrestre.

Ma alle classifiche dell’Economist a volte sfugge qualcosa. Anni fa lo scrittore Erri De Luca commentava così il fatto che Napoli fosse penultima in una di queste graduatorie: “Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera.

Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un ‘Ma faciteme ‘o piacere’”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it