05 aprile 2013 11:00

In attesa della mia prima figlia, vivo nel terrore: diventerò una di quelle che parlano per mesi solo di bambini, pappa e pannolini? –Ale

La tua email mi ha messo nostalgia. Mi ha ricordato quando di queste cose si parlava solo al parco con gli altri genitori. Discutevamo per ore sui pannolini ecologici o sull’età a cui togliere il ciuccio. Ok, a volte si parlava anche di cacca ma poi ognuno tornava a casa e le chiacchiere finivano lì. Tutto è cambiato il giorno in cui un’amica mi ha inviato dal suo smartphone una foto a tutto schermo della cacca di sua figlia: “Claudio, vedi qualche traccia di sangue in queste feci? Io non riesco a dirlo”.

Ora non basta più parlare di cacca al parco, dobbiamo anche vederla a grandezza naturale, a casa nostra. Siamo entrati in un’era in cui i genitori intasano le bacheche di facebook con foto dei figli, aprono blog per raccontare non solo ai genitori del parco, ma a quelli di tutto il globo che disastro è stata la prima pappa di Michelino, un’epoca in cui i pediatri ricevono email a tutte le ore per essere avvertiti che la febbre della piccola è arrivata a 39. Le chiacchiere monotematiche tra neogenitori non sono il male, ma solo un modo per condividere lo shock del cambiamento.

Il vero atto demoniaco è trasferirle sulle piattaforme digitali: io questa battaglia l’ho persa, ma tu sei ancora in tempo per non trasformarti in un temibile genitore 2.0.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it