Naomi Klein le conosce. Le ha incontrate quand’è andata in Iraq per scrivere il lungo reportage che abbiamo pubblicato la scorsa settimana, Baghdad anno zero. “Simona Torretta e Simona Pari sono due ragazze coraggiose. Sapevano bene quali rischi correvano, ma sono volute rimanere in Iraq per aiutare gli iracheni. Detesterebbero qualunque uso politico e strumentale di quello che stanno passando ora”. Che siano in Ossezia o a Baghdad, i terroristi sono disprezzabili per mille motivi. Alcuni sono evidenti e largamente condivisi. Eccone invece uno nostro, di noi che lavoriamo in un giornale: quando dedichiamo tante pagine a un avvenimento eccezionale, dobbiamo sacrificare molti articoli che parlano di fatti e paesi lontani. Nel corto circuito tra informazione, politica e guerra, le vittime collaterali sono, ancora una volta, i più “deboli”: tutti quei fatti espulsi dalle pagine dei giornali e dagli schermi della tv per far spazio alla nuova tragedia.

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