16 novembre 2006 00:00

A proposito della polemica per la satira sul papa, c’è da chiedersi se Joseph Ratzinger e i suoi collaboratori non abbiano di meglio da fare che occuparsi delle imitazioni di Crozza e Fiorello. C’è da chiedersi perché si debba fare una polemica su due imitazioni, più o meno riuscite, quando la tv ci vomita addosso a ogni ora ben di peggio. C’è da chiedersi perché ci debbano obbligare a discutere con ossessiva ripetitività dei limiti della satira e del ruolo della satira e di cos’è la satira. La satira può essere anche questo, una pernacchia che arriva quando meno te l’aspetti. Ma soprattutto preoccupa la tendenza sempre più diffusa a voler imporre il proprio punto di vista agli altri, senza neanche contemplare la libertà di

scelta, di pacifica convivenza. Non ti piace l’imitazione di Crozza? Cambia canale, oppure spegni la tv e leggiti un buon libro. Ma perché impedirne la visione a tutti?

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