11 gennaio 2007 00:00

“Sulla pena capitale la decisione spetta a ogni singolo stato”. La prima dichiarazione di Ban Ki-moon, che poi ha fatto marcia indietro, non è stata particolarmente coraggiosa. D’altra parte il nuovo segretario delle Nazioni Unite si è adeguato ai leader di mezzo mondo, che commentando l’impiccagione di Saddam Hussein sono stati assai timidi. Ma quando si parla della pena di morte non esistono mezze misure. Ban Ki-moon è solo all’inizio del suo mandato, e sono ancora molte le sfide che aspettano il nuovo capo della diplomazia mondiale, descritto come timido, goffo, impacciato, ma anche gran lavoratore e capace di sorprendere tutti. C’è da augurarsi che riesca a cancellare la pessima impressione iniziale. Come ricorda l’Economist citando un ex segretario generale, “le Nazioni Unite non sono state create per portare l’umanità in paradiso, ma per salvarla dall’inferno”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it