19 gennaio 2012 00:00

“Vedo l’intera nave da crociera con gli occhi di qualcuno che non è a bordo, e visualizzo la Nadir di notte, in questo preciso momento, che fumiga verso nord a 21,4 nodi, con un forte vento caldo di ponente che spinge la luna dietro uno stormo di nuvole, e sento attutite le risate e la musica e i battiti cardiaci dei ‘babbi’ e il sibilo e la scia che si ritrae, e vedo, dalla prospettiva di questo mare notturno, la cara vecchia Nadir tutta illuminata, di un bianco angelico, con le luci a festa, sontuose, regali… Sì, ecco: come una reggia. Apparirebbe come una reggia galleggiante, maestosa e terribile, a una povera anima che fosse qui sull’oceano di notte, da sola in un gommone, o nemmeno in un gommone ma semplicemente e paurosamente a galla, un uomo in mare, che agita le gambe, e non c’è terra in vista”.

David Foster Wallace, Una cosa divertente che non farò mai più.

Internazionale, numero 932, 20 gennaio 2012

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it