13 maggio 2020 17:02
Illustrazione di Francesca Ghermandi

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Mi ci è voluto molto per scriverti, ma eccomi. Sono un maschio gay di 38 anni. Sto con un uomo da un anno e dieci mesi, davvero faticosi. Mi ha tradito diverse volte, abita da me, non lavora e da sette mesi lo mantengo io. Mi accusa sempre di tradirlo, o trova scuse per incolparmi di qualsiasi cosa. Ora sono arrabbiato perché da quattro mesi mi accusa di fare giochetti mentali con lui e complottare con altre persone per fargli “sentire le voci”. Se alzo gli occhi al soffitto o mi guardo intorno, dice che sto comunicando con “loro”. Io gli ripeto che non vedo e non sento niente, ma lui insiste che mento. Sostiene anche che gli abbia fatto il malocchio. Un giorno, alzandomi, l’ho trovato che faceva le valigie. Mi ha detto che non ne poteva più e se n’è andato, a suo dire perché non gli ero fedele. Stiamo parlando di uno che si fa di cocaina dall’età di 14 anni e che adesso ne ha 43. Fa uso di crystal meth e di qualsiasi cosa gli capiti. Ha detto che finché non ammetterò che le voci le sentivo anch’io e che gli ho fatto una specie di incantesimo, non vorrà più parlarmi né vedermi. Viene da una famiglia con precedenti di malattia mentale, e un suo fratello si è suicidato. Non ha voluto farsi aiutare da un professionista perché, dice, “per certe cose sono troppo intelligente”. Io sono ferito, arrabbiato e voglio un consiglio. Qualsiasi consiglio. Ti prego.

– Desperate For Answers

Non vedo il problema. Un tossico farneticante, potenzialmente pericoloso e con problemi di salute mentale che rifiuta di farsi aiutare ha fatto le valigie ed è uscito dalla tua vita. Ma evviva, DFA! Hai vinto tu. Il vero problema era la sua presenza nella tua vita (e nel tuo appartamento), e il tuo fidanzato – ex fidanzato – te l’ha risolto. Blocca il suo numero, cambia le serrature e prega che si scordi il tuo indirizzo.

Poi magari senti un professionista anche tu. Devi capire perché hai sprecato quasi due anni con quello stronzo. Stare soli non potrà mai essere peggio che stare con uno che ti tradisce e poi ti accusa di tradire, per non parlare dell’abuso di droghe, del sentire le voci e lanciare altre accuse irrazionali. Era un pericolo non solo per se stesso, DFA, ma anche per te. Te lo sei tolto di casa, e adesso è ora di toglierselo dalla mente.

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Un mesetto fa mi sono lasciata con il ragazzo dopo aver scoperto che mi tradiva. Parecchio prima, a un certo punto ero andata in paranoia per uno sfogo, e ripensandoci adesso credo sia stato herpes fin dall’inizio. L’ho scoperto con sicurezza tre giorni fa, e sinceramente sto pensando di non dirglielo. Lui non mostra sintomi, ed è il tipo di uomo che se glielo dico mi dà della zoccola. Darebbe la colpa a me dei suoi errori e me lo rinfaccerebbe a non finire. Davvero non so se sia il caso di dirglielo, essendo lui asintomatico. Questa cosa potrebbe diventare un grosso problema tra noi. Lui fa molto fatica a controllare la rabbia, e potrebbe usarlo per ricattarmi. Ho veramente paura.

– Her Ex Reacts Personally

Comunicare a un partner sessuale che potremmo averlo esposto a una malattia sessualmente trasmissibile – o che lui potrebbe aver esposto noi – è la scelta più giusta, responsabile, cortese e gentile. Non solo per la sua salute e la sua sicurezza, HERP, ma per quella dei suoi futuri partner sessuali.

Chi però non è gentile, spaventa il prossimo e gli fa violenza può incolpare solo se stesso quando un’ex partner sessuale troppo preoccupata per la propria incolumità non riesce a fare la rivelazione. Ammesso che le tue paure siano legittime, HERP, e che tu non le stia gonfiando per evitare un confronto difficile o sgradevole, non sei tenuta a telefonare al tuo ex.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono bisessuale e vivo solo. All’inizio dell’anno si è trasferito un tizio nuovo nella casa in cui abito – condividiamo gli spazi comuni ma abbiamo stanze separate – ed è un po’ un fannullone ma cazzo se è bono. Faccio regolarmente fantasie su di lui. E adesso, con la quarantena, le fantasie sono aumentate di pari passo con le volte in cui lo vedo durante la giornata. Mi sta venendo la tentazione di chiedergli se è interessato, ma gli amici mi consigliano di “non cagare dove mangio”. Con la quarantena, però, l’unica alternativa che ho è la masturbazione e non mi basta. Cosa faccio, mi butto e glielo chiedo?

– Household Entirely Lacks Pleasure

Le autorità sanitarie, per il momento, ci consigliano di cagare dove mangiamo. Il dipartimento sanitario della città di New York sta consigliando la masturbazione, HELP, perché i partner più sicuri siamo sempre noi stessi. Ma il secondo partner in ordine di sicurezza, durante la pandemia, è la persona con cui vivi. Lo stesso dipartimento sanitario ci consiglia di “evitare i contatti ravvicinati – sesso incluso – con chiunque non viva nella stessa casa”. Questo non significa che qualsiasi abitante della casa sia un potenziale bersaglio, ovvio; c’è chi la quarantena se la fa coi genitori. Ma se mai è esistito un momento per avvicinare un coinquilino non consaguineo per capire se gli va di scopare un po’, è questo. Scusati in anticipo con il fannullone bono per il potenziale imbarazzo creato, e invitalo a dirti di no (“Se non sei interessato, basta che mi dica no e io prometto di non riparlarne mai più”). Ma se la risposta è sì, HELP, manda video.

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Sono gay e appassionato di bondage passivo. I gusti del mio fidanzato, con cui sto da quattro anni, sono tradizionali al cento per cento e abbiamo risolto il “problema” del mio bisogno di farmi legare – ed è un bisogno vero – appaltandolo (si capisce che siamo lettori e ascoltatori storici?). Prima mi vedevo con due scopamici di bondage, ma ovviamente adesso siamo in pausa (ho scritto a entrambi per dirgli che li penso e che gli voglio bene, Dan, come consigli di fare tu nel podcast). Il punto è che io davvero ho bisogno di farmi legare e il mio ragazzo, pur disponibile, è talmente negato che nemmeno ci provo. Lui sa quanto ne ho bisogno, e ci rimane male vedendo che preferisco stare senza piuttosto che farmi fare da lui un bondage che non è davvero bondage perché mi libero facilmente. Prima litigavamo perché volevo che mi legasse e lui no, e adesso litighiamo perché vuole legarmi e io non glielo lascio fare. Un consiglio per un fan?

– This Isn’t Exactly Desirable

Se c’è chi insegna yoga, fa concerti e affronta primi appuntamenti attraverso i servizi di streaming online, allora anche un tuo scopamico di bondage – se l’idea gli va – lo può fare, dando al tuo fidanzato qualche lezione di bondage online. Sono contento che ti sia messo in contatto con loro, TIED, perché adesso gli chiederai di fare a te e al fidanzato un favore. Ma immagino sia un favore che gli piacerà.

Sono una ragazza adolescente e ho un’amica che continua a scherzare sul fatto di fare sesso con me. A entrambe piacciono le ragazze, ma mentre io la trovo veramente bona, non credo che lei pensi lo stesso di me. Come faccio a capire se ci scherza perché la trova un’idea assurda o se lo fa perché davvero vorrebbe? Una volta tornata la normalità sul fronte covid, cosa dovrei fare?

Getting Into Real Life

La capacità di formulare domande dirette – specie a chi ti interessa sentimentalmente e/o sessualmente – è una dote importante, GIRL, e a fare un po’ di pratica adesso, quando i rischi sono relativamente bassi, ci guadagnerai per il resto della tua vita. Telefona alla tua amica e chiedile: “Sei seria quando dici che vuoi fare sesso con me? Va bene anche se non vuoi, ma sappi che a me tu piaci davvero. Se la risposta è no, per favore dimmi di no”. Se invece è sì, potete decidere di vedervi appena la situazione lo permetterà. Ma se la risposta è no, GIRL, allora dovrai esercitarti un po’ a fare dichiarazioni assertive: “Non voglio più che scherzi su questa cosa. Ci soffro”. E se lei continua a far battute sul tema dopo che le hai detto che ci soffri, allora è solo crudele e non merita il tuo tempo, le tue attenzioni e la tua amicizia.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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