Sudan, Somalia, Angola, Liberia, Burundi, Afghanistan, Nagorno Karabakh, Kashmir, Sri Lanka, Ossezia, Georgia, Tagikistan.
Quando le guerre smettono di far notizia sembra quasi che cessino di esistere. Invece continuano per anni, nel silenzio della comunità internazionale, facendo milioni di vittime.
L’Europa riversa i surplus produttivi di carne in Africa occidentale, distruggendo il mercato locale. Mentre in Niger gli aiuti internazionali sono usati per irrigare terreni destinati alla coltivazione di cannabis.
Kika, una favola sulla tirannia delle immagini televisive, è l’ultimo film di Pedro Almodóvar. I “Cahiers du cinéma” intervistano il regista spagnolo.
“La violenza deve cessare, ma deve cominciare la democrazia”. Lo storico Lorenzo Meyer e lo scrittore Carlos Fuentes sulla rivolta nel Chiapas. Dal Guatemala un reportage sulla resistenza maya.
Le preoccupazioni americane, per la rivolta del Kashmir e la proliferazione nucleare, hanno costretto i due grandi rivali del subcontinente – India e Pakistan – ad avviare un negoziato.
Una mamma di 59 anni, una madre nera con un figlio bianco, la scoperta che un bambino può nascere dalle ovaie di un feto abortito. Il dibattito sulla maternità artificiale. la legge in Europa e negli Stati Uniti.
A Occidente la Nato discute la richiesta di adesione di alcuni paesi dell’ex blocco sovietico. In Medio Oriente la Siria vuole punire l’Olp per l’accordo con Israele e re Hussein cerca difficili mediazioni tra Assad e i palestinesi.
Quest’anno molti paesi europei eleggeranno un nuovo parlamento. Le democrazie del vecchio continente hanno tre problemi: la disoccupazione, il mantenimento del livello di vita, il contenimento dell’estrema destra. La nuova parola d’ordine è: rassicurare.
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