L’Aquila

Le case ci sono manca la città

A 13 anni dal terremoto gli aquilani si preparano a eleggere il nuovo sindaco, ma il capoluogo abruzzese sembra ancora disorientato e in cerca di un’identità smarrita dopo quella tremenda notte del 2009. Leggi

Dopo tredici anni le scuole dell’Aquila sono ancora chiuse

Dopo il terremoto del 2009 in città sono stati costruiti 36 moduli a uso scolastico provvisorio, in attesa del recupero dei vecchi istituti. Dovevano durare cinque anni, ma molti di quegli impianti sono ancora in uso. Il video. Leggi

All’Aquila ragazze e ragazzi chiedono di tornare nelle loro scuole

Dieci anni dopo il terremoto, più di 3.600 studenti frequentano le scuole dell’infanzia, le primarie e le medie in prefabbricati piccoli e nati per l’emergenza. Leggi

L’Aquila non è più casa mia

Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 diverse scosse di terremoto hanno colpito la città italiana dell’Aquila. Alle 3.32, quella più violenta, lunga e distruttiva: 309 persone sono morte, 1.600 sono rimaste ferite, ci sono stati dieci miliardi di euro di danni. A sette anni dal terremoto, L’Aquila è ancora un susseguirsi di strade vuote, case deserte e saracinesche chiuse. Il reportage di Giovanni Cocco e Caterina Serra. Leggi

La cassazione conferma l’assoluzione per gli scienziati e tecnici della commissione Grandi rischi all’Aquila
La cassazione conferma l’assoluzione per gli scienziati e tecnici della commissione Grandi rischi all’Aquila. Gli scienziati erano accusati di omicidio colposo e lesioni per non aver allertato in maniera tempestiva la popolazione dell’Aquila del rischio di un terremoto dopo la riunione del 31 marzo 2009, sei giorni prima del sisma che ha provocato 332 vittime. Confermata la condanna a due anni per Bernardo De Bernardinis della protezione civile. Gli scienziati erano stati condannati in primo grado e assolti in appello il 10 novembre 2014.
L’Aquila paralizzata non crede più nel futuro

Sono passati più di sei anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila il 6 aprile 2009. Per capire come è cambiata l’esistenza di chi ci vive, non si può fare a meno di visitare i Complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili. Da qui doveva partire il miracolo della ricostruzione. Invece gli abitanti sono disorientati, e sembrano immersi in uno stato di apatia e disagio che non risparmia nessuno. Leggi

Arresti per gli appalti sulla ricostruzione dell’Aquila.
Arresti per gli appalti sulla ricostruzione dell’Aquila. In tutto sono state eseguite sei misure cautelari (tra cui cinque domiciliari) e 13 avvisi di garanzia a carico di imprenditori ed ex amministratori locali. Turbativa d’asta è una delle accuse contestate agli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione degli appalti dopo il terremoto del 2009.
Sei anni fa il terremoto dell’Aquila

Diecimila persone hanno partecipato all’Aquila a un corteo per ricordare le 309 vittime che alle 3.32 della notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 sono rimaste uccise da una scossa che ha causato 1.600 feriti e 70mila sfollati.

In testa al corteo i familiari degli studenti stranieri che persero la vita la notte del terremoto. I genitori di alcuni ragazzi morti sei anni fa indossano una casacca con la scritta “Il fatto non sussiste” con la data della sentenza della corte e del terremoto.

Ricostruzione dell’Aquila, arrestato un imprenditore

Un imprenditore che gestiva appalti per la ricostruzione dopo il terremoto all’Aquila, Raffaele Cilindro, è stato arrestato dai carabinieri del Ros nell’ambito di un’inchiesta della dda di Napoli. Cilindro è ritenuto vicino al clan camorrista dei Casalesi. Ansa

I lavoratori della provincia protestano all’Aquila

Circa quattrocento persone, lavoratori ma anche amministratori e sindacati, delle quattro province abruzzesi stanno protestando all’Aquila contro la legge di riforma nazionale delle province che “mette a rischio i livelli occupazionali e i servizi ai cittadini”. I lavoratori temono di essere licenziati: “All’inizio sembrava che la riforma volesse colpire i costi della politica ora invece ci rendiamo conto che nel 2017 rischiamo di rimanere senza lavoro, visto che su 56mila dipendenti ci sono 20mila esuberi. C’è confusione, perché non si capisce a chi andranno le competenze e i dipendenti, inoltre con i tagli c’è il rischio di non poter pagare gli stipendi. Senza contare come si farà se si interrompono i servizi ai cittadini”.

Che fare se la scienza non prevede i terremoti

Oggi gli scienziati appaiono uniti e certissimi (soprattutto di non sapere) mentre i giudici, alle prese con le frontiere della scienza, ondeggiano come studenti impreparati. Sono paradossi che capitano quando dai ricercatori ci si aspettano risposte nette, o sì o no, e quelli, quando va bene, rispondono con le probabilità. Leggi

Assolti in appello gli scienziati della Grandi rischi

Assolti in appello sei membri della commissione Grandi rischi, erano accusati di gravi negligenze per aver rassicurato la popolazione aquilana prima del terremoto del 2009. Gli scienziati erano stati condannati a sei anni in primo grado per omicidio colposo plurimo e lesioni. Ma per la corte d’appello dell’Aquila il fatto non sussiste.

Due anni sono stati dati a Bernardo De Bernardinis per una parte residuale del capo d’imputazione. In primo grado era stato condannato a sei anni. Ansa

Gli imputati sono accusati di omicidio colposo

È cominciata l’udienza finale del processo d’appello contro i sette scienziati della commissione Grandi rischi a L’Aquila. In primo grado gli imputati sono stati condannati a sei anni di carcere per omicidio colposo.

L’accusa contro gli scienziati è quella di aver rassicurato la popolazione e sottovalutato il rischio sismico al termine della riunione convocata dalla Protezione civile il 31 marzo 2009, cinque giorni prima della scossa di terremoto del 6 aprile, che ha causato la morte di 309 persone.

I giudici della corte d’appello sono già riuniti in camera di consiglio, la sentenza potrebbe essere emessa nel pomeriggio. Ansa

Ritornare all’Aquila

Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una scossa di terremoto di magnitudo 5,9 della scala Richter colpisce L'Aquila e altri 56 comuni abruzzesi. Nel crollo degli edifici muoiono 309 persone. Vengono danneggiati circa 10mila edifici e i danni stimati ammontano a circa 10 miliardi di euro. Leggi

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