Dibyangshu Sarkar, Afp

Le tigri, che di solito vivono in zone di bassa e media montagna, si avventurano sempre più spesso ad alta quota, fino a quattromila metri di altitudine, a causa della crisi climatica e della pressione antropica, secondo alcuni ricercatori indiani.

Le fotocamere automatiche installate nello stato del Sikkim, nell’Himalaya indiano, hanno fornito numerose testimonianze della presenza di questi felini fino a 3.966 metri di altitudine, ha affermato il Wildlife institute of India (Wii).

A differenza dei leopardi delle nevi, che vivono abitualmente in alta quota, “le tigri del Bengala preferiscono le foreste di fondovalle”, ha dichiarato Qamar Qureishi, responsabile della ricerca del Wii.

“Se salgono più in alto è perché sono sotto pressione”, ha aggiunto il biologo.

Negli ultimi anni alcuni esemplari di tigre sono stati avvistati ad altitudini superiori ai quattromila metri in Nepal e Bhutan, altri due paesi himalayani.

Ora la nuova ricerca mostra un’accelerazione del fenomeno in India, dove i record precedenti erano stati stabiliti a 3.602 metri nel 2019 e a 3.640 metri nel 2023, ha sottolineato Anurag Danda, direttore della sezione indiana del Wwf.

Secondo Pooja Pant, ricercatrice del Wii, le cause principali sono con ogni probabilità “la crisi climatica e la pressione antropica”.

Pranabesh Sanyal, un esperto di tigri, ha spiegato che “negli ultimi vent’anni le temperature ad alta quota sono aumentate più rapidamente di quelle al di sotto dei duemila metri, offrendo a questi felini un nuovo habitat”.

La popolazione delle tigri in India è crollata dai circa quarantamila esemplari del 1947 ai 1.411 del 2006, prima di risalire a più di tremila grazie ai programmi di protezione.

Nell’ultimo mezzo secolo l’India ha triplicato le aree protette, arrivando a una superficie totale di quasi 76mila chilometri quadrati.

Tuttavia le cinquantatré riserve naturali del paese sono quasi tutte “piccole oasi isolate”, secondo un rapporto pubblicato di recente.

“Il grande felino è sotto pressione un po’ ovunque”, ha dichiarato Shrikant Chandola, ex capo dell’amministrazione forestale dello stato himalayano dell’Uttarakhand. “Le prede stanno diminuendo e le tigri giovani tendono ad allontanare quelle anziane dai territori migliori”.