Il 9 settembre si è aperto negli Stati Uniti il secondo grande processo contro Google in meno di un anno. Il governo statunitense accusa l’azienda californiana di dominare il settore della pubblicità online, soffocando la concorrenza.

Il processo, che si svolge davanti a un tribunale della Virginia, arriva sulla scia di un precedente procedimento sulle attività del motore di ricerca di Google, che si è concluso il mese scorso con un verdetto clamoroso: il giudice ha infatti stabilito che l’azienda ha un monopolio illegale nel settore.

Il nuovo processo, intentato dal dipartimento della giustizia, si concentra invece sul settore della pubblicità online, in particolare sui complessi algoritmi che determinano il modo in cui gli annunci arrivano agli utenti.

Tra le altre cose, il governo statunitense accusa Google di controllare il mercato dei banner pubblicitari sui siti web, compresi quelli di molti mezzi d’informazione.

“Google ha usato metodi illegali per eliminare o ridurre qualsiasi minaccia alla sua posizione dominante nel settore delle tecnologie pubblicitarie digitali”, si legge nella testo della denuncia.

Il governo sostiene che Google abbia usato il suo potere finanziario per acquisire potenziali rivali e dominare il mercato, costringendo di fatto gli inserzionisti e gli editori a usare la sua tecnologia.

L’obiettivo del governo è costringere Google a cedere una parte delle sue attività nel settore.

Google ha respinto le accuse, definendole contrarie ai “principi della concorrenza, che contribuiscono a stimolare la crescita economica e l’innovazione”.

“Il caso è anche errato dal punto di vista fattuale, e non vediamo l’ora di dimostrarlo in aula”, ha affermato l’azienda in un documento depositato presso il tribunale.

28 per cento del mercato

Decine di testimoni saranno ascoltati durante il processo, che dovrebbe durare almeno sei settimane, mentre la sentenza sarà emessa alcuni mesi dopo.

Se l’azienda sarà giudicata colpevole, un ulteriore procedimento stabilirà le conseguenze.

Secondo le stime di Emarketer, un’azienda di ricerche di mercato, Google arriverà a controllare una quota del 28 per cento del mercato pubblicitario digitale globale entro la fine del 2024, precedendo Meta (Facebook, Instagram) con il 23 per cento, Amazon con il 9 per cento e ByteDance (TikTok) con il 7 per cento.

Inchieste simili sulla posizione dominante di Google nel settore delle tecnologie pubblicitarie sono in corso nell’Unione europea e nel Regno Unito.

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