Nella serie Mirabilia la fotografa Silvia Camporesi ha scelto come soggetti luoghi italiani poco conosciuti, spesso difficili da raggiungere e quindi poco frequentati. Cominciato nel 2017 e appena concluso con un libro pubblicato da Corraini, il progetto rispecchia l’attrazione della fotografa per tutto ciò che è insolito, non conforme e imperfetto.

Viaggiando in Italia per quasi cinque anni, Camporesi ha potuto esplorare decine di siti naturali e artificiali, a cui attraverso le sue immagini ha ridato un nuovo valore. Nei suoi scatti ha scelto di escludere la presenza umana perché il senso di solitudine che questi luoghi suscitano fa parte della loro bellezza, che a volte può generare spaesamento. “Vedo l’Italia come una fonte inesauribile di possibilità”, afferma la fotografa, “un territorio sufficientemente grande ma non immenso, e credo di essere arrivata a conoscere abbastanza bene i suoi tesori nascosti”. ◆

La balena bianca, Bagni San Filippo, Toscana
Vincent city, Guagnano, Puglia
Il giardino della galassia, Calice al Cornoviglio, Liguria
Hotel villino della Flanella (ex casa di tolleranza), Modena, Emilia-Romagna
Teatro tempio di monte san Nicola, Pietravairano, Campania
La scarzuola, Montegabbione, Umbria
Santuario della pazienza, San Cesario di Lecce, Puglia
Rocchetta Mattei, Grizzana Morandi, Emilia-Romagna
Da sapere
Il libro

◆ Silvia Camporesi è una fotografa italiana nata a Forlì nel 1973. Il libro Mirabilia (Corraini 2023) contiene testi di Franco Arminio, Maria Vittoria Baravelli e un dialogo tra l’artista e Cesare Pomarici. Le foto sono esposte alla galleria Podbielski di Milano fino
al 19 novembre 2023.


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Questo articolo è uscito sul numero 1532 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati