Dopo una lunga assenza Michel Gondry torna al cinema e alla fiction. E non deve stupire che lo faccia con un intrigo metafilmico, perché tutte le sue opere – comprese quelle statunitensi – in definitiva sono pezzi di un puzzle autobiografico. Dopo una proiezione disastrosa davanti ai produttori, Marc (Pierre Niney), regista torturato e incompreso, decide di “rubare” il suo film per completarlo a casa della zia sui monti delle Cevenne. Seguiamo la caotica fine delle riprese e del montaggio, e le tribolazioni di questo eroe artigiano deciso a contrastare l’omologazione del sistema. Marc è insopportabile e ciclotimico, fragile e candido. Più che Se mi lasci ti cancello, Il libro delle soluzioni è il vero film d’amore di Michel Gondry, il cui principio si basa sul modello inarrivabile dello Scottie di La donna che visse due volte, che mettendo in scena la sua Madeleine senza lasciarsi ingannare era già il sosia simbolico di Hitchcock. Thierry Méranger, Cahiers du cinéma

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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati