Il 20 novembre Joseph Boakai, 78 anni, veterano della politica liberiana, è stato proclamato vincitore delle elezioni presidenziali del 14 novembre con il 50,6 per cento dei voti. Ha sconfitto il presidente uscente George Weah, ex campione di calcio, che ha subito riconosciuto l’esito dello scrutinio. “Milioni di liberiani in patria e all’estero hanno tirato un sospiro di sollievo quando Weah ha ammesso la sconfitta”, scrive il quotidiano locale Front Page Africa. Le celebrazioni per la vittoria di Boakai sono state turbate dalla notizia che la sera del 20 novembre un’auto ha investito dei sostenitori in festa, uccidendo due persone e ferendone almeno altre tre. Vicepresidente ai tempi dell’amministrazione di Ellen Johnson Sirleaf (2006-2018), Boakai ha fatto leva sullo scontento verso la presidenza Weah, che aveva promesso di combattere la corruzione e il carovita e di migliorare le condizioni di vita dei liberiani, ma non ha ottenuto i risultati sperati. La Liberia è il settimo paese più povero del mondo, con un pil pro capite di 750 dollari statunitensi, secondo i dati della Banca mondiale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1539 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati