Doug Lee, 76 anni, ha offerto a sua moglie Nancy un viaggio insieme in Irlanda da Halifax, in Canada. Gli hanno rifiutato l’imbarco in aereo perché il suo biglietto era intestato a Doug, mentre i documenti dicevano Douglas. È intervenuto l’avvocato dei viaggiatori dell’aeroporto Gábor Lukács ricordando che ai passeggeri è consentita una correzione del documento di viaggio, ma non c’è stato niente da fare, così gli hanno annullato il biglietto. Doug si è offerto di comprarne altri due, ma gli hanno risposto che non c’erano più posti liberi. “Due sì!”, ha detto lui: “I nostri”. Non ha funzionato: niente vacanze. La compagnia gli ha rimborsato i biglietti, ma non le altre spese del viaggio.

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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati