Rafiq Maqbool, Ap/Lapresse

Il 1 dicembre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato a favore della fine dell’embargo sulle armi alla Somalia, una misura in vigore dal 1992, quando il paese era caduto in balìa dei signori della guerra. Sono state mantenute le limitazioni alla vendita di armi ed equipaggiamenti al gruppo terroristico Al Shabaab. D’ora in poi il governo federale di Mogadiscio potrà ordinare e acquistare legalmente armi da qualsiasi venditore al mondo. La fine dell’embargo, spiega The East African, è stata fortemente voluta dal presidente Hassan Sheikh Mohamud (nella foto) per rafforzare con nuove dotazioni il suo esercito che, dopo il ritiro della missione di transizione dell’Unione africana in Somalia (Atmis), dovrà occuparsi da solo della sicurezza e della minaccia rappresentata da Al Shabaab. I primi contingenti dell’Atmis hanno cominciato a lasciare il paese a settembre scorso e la partenza degli ultimi soldati è prevista entro la fine del 2024.

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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati