Benno Moiseiwitsch (1890-1963) è stato uno dei pianisti più eloquenti e aristocratici della sua generazione. La Scribendum ora raccoglie tutte le sue registrazioni commerciali dal 1916 al 1953 su 19 cd, insieme a materiale dal vivo o radiofonico. Moiseiwitsch era in tutto e per tutto un musicista della vecchia scuola: un bel tono, una tecnica che non conosce ostacoli e un approccio libero al testo. Nell’Invito alla danza di Weber, Moiseiwitsch sceglieva l’elaborata trascrizione di Karl Tausig, e la suonava meglio di chiunque. Si può dire lo stesso per la sua ouverture del Tannhäuser di Liszt o per lo scherzo del Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn trascritto da Rach­maninov. I preludi di Chopin sono perfetti per lo stile a ruota libera di Moisei­witsch. Il suo tocco leggero in Jeux d’eau di Ravel e Jardins sous la pluie di Debussy farebbero impallidire tutti i giovani talenti del nostro tempo. Probabilmente molti preferirebbero esplorare la produzione del pianista in modo selettivo. Ma se volete una montagna di Moiseiwitsch in un’unica comoda raccolta a poco prezzo, non cercate oltre.
Jed Distler, ClassicsToday

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Questo articolo è uscito sul numero 1547 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati