Uno scandalo di pedofilia sta mettendo in imbarazzo il regime di Viktor Orbán. La presidente della repubblica Katalin Novák, molto vicina al premier, ha annunciato le sue dimissioni dopo essere stata travolta dalle critiche per aver concesso la grazia nel 2023 a un uomo coinvolto in un caso di abusi su minori. L’uomo è l’ex vicedirettore di un istituto per l’infanzia condannato nel 2018 per aver cercato di convincere alcuni minori a ritirare le accuse di violenza sessuale nei confronti del direttore, a sua volta condannato a otto anni per aver abusato di dieci bambini. Anche l’ex ministra della giustizia Judit Varga, che aveva controfirmato la grazia ed è tra le figure più in vista di Fidesz, il partito di governo, ha fatto sapere che lascerà la politica. In passato Fidesz aveva usato l’alibi della lotta alla pedofilia per approvare misure discriminatorie contro la comunità lgbt. Come scrive Magyar Hang, la vicenda alimenterà “lotte e vendette all’interno di Fidesz”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1550 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati