L’oppositore Yaya Dillo, leader del Partito socialista senza frontiere, è stato ucciso il 28 febbraio in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza vicino alla sede del suo partito nella capitale del Ciad. Le autorità avevano accerchiato l’edificio e bloccato internet nel paese, dopo che il giorno prima c’era stato un attentato contro la sede dei servizi d’intelligence interni, attribuito alla formazione di Dillo. Intanto il leader della giunta militare, Mahamat Déby, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alle presidenziali del 6 maggio. “Le elezioni saranno poco più che una formalità”, scrive il quotidiano L’Observateur Paalga, “per passare una mano di vernice democratica sul potere di Déby”, che è stato proclamato presidente alla morte del padre, Idriss Déby.

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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati