Anche se era stata eletta con il chiaro mandato di far diminuire la dipendenza commerciale di Taiwan dalla Cina, la presidente Tsi Ing-wen durante il suo primo mandato non era riuscita a invertire la tendenza e nel 2020 la quota cinese sulle esportazioni totali di Taipei ha raggiunto il massimo storico (43,9 per cento), scrive The Diplomat. Anche senza interventi del governo, però, la dipendenza commerciale di Taiwan da Pechino ora è calata. E il merito è del rallentamento della crescita cinese. Secondo gli ultimi dati del ministero delle finanze taiwanese le esportazioni in Cina e a Hong Kong nel gennaio 2024 hanno toccato il 32,9 per cento, la terza percentuale più bassa in un solo mese dall’agosto 2002. Nel settembre 2021 la crisi del settore immobiliare cinese si è estesa oltre la Evergrande e non accenna a fermarsi. Da allora il paese è stato investito da ripetute crisi economiche, con un calo nella domanda che è evidente anche nel calo delle importazioni da Taiwan. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati