A Gaza la fame
diventa un’arma

◆ Mi sono sentita sopraffatta dal dolore dopo aver letto questo articolo (Internazionale 1553). Non capisco perché non ci sia un movimento di massa che organizzi manifestazioni contro i soprusi di Israele su Gaza. Percepisco la stessa atmosfera espressa nel film La zona d’interesse. Continuiamo a vivere le nostre vite anestetizzati nei confronti di popolazioni allo stremo. Cosa si può fare per fermare questo massacro?
Carla Coppari

La psicoterapia non può durare per sempre

◆ Ho letto l’articolo sulla psicoterapia nella nuova sezione del settimanale, Corpo e mente (Internazionale 1553). Ci sono molti pazienti che vivono la terapia come uno spazio utile ed efficace, un’esperienza che forse è molto distante dal modo in cui viene raccontata dai giornali italiani.
Fulvio

Rivolta digitale

◆ Nell’articolo di copertina di Internazionale 1552 si scrive che il grande mito della digitalizzazione sta mostrando sempre di più il suo lato oscuro, e la strada intrapresa ha un nome che inequivocabilmente non potrà condurci verso la salvezza: “merdificazione”. Ma se questa è la diagnosi e la malattia ha un nome, forse c’è ancora una scelta, non dico una soluzione. Là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che ci salva.
Francesca Santese

La passione di ragazze e ragazzi per Berlinguer

◆ La lettura dell’articolo di Alessandro Calvi (internazionale.it) ha alimentato quella fiamma che arde ogni volta che si parla di politica. Ma la politica sana, forse utopica o dei sogni. La politica della partecipazione, della libertà, del rispetto e dell’educazione, del confronto e non dello scontro, della riflessione e non dell’ovvietà: la politica del popolo. E la democrazia esiste se i suoi cittadini la vivono. Oggi invece sembra che lo stato sia un rivestimento esterno gestito dai politici di professione e i cittadini siano elementi dissociati. Una politica lontana dalla vita, che suona come: “Il politico fa lo stato, io mi faccio casa mia”. Forse è proprio la riflessione, le idee, la giustizia che muoveranno noi giovani a formare uno stato di cittadini politici, e non uno stato di cittadini e di politici.
Ludovico Bonafini, studente

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1553 la foto “L’erba del vicino” alle pagine 8 e 9 è di Go Nakamura (Reuters/Contrasto).

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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati