Secondo la giuria che assegnerà l’International Booker prize assistiamo a un nuovo boom della narrativa latinoamericana, il primo dall’epoca di Gabriel García Márquez e Mario Vargas Llosa. Il premio è riservato a romanzi tradotti e pubblicati nel Regno Unito e in Irlanda e nella prima selezione di tredici libri quattro arrivano dal Sudamerica: Non è un fiume della poeta argentina Selva Almada, Simpatía del venezuelano Rodrigo Blanco Calderón, Aratro ritorto del brasiliano Itamar Vieira Junior e Undiscovered della peruviana Gabriela Wiener. Si fa notare la presenza di A dictator calls di Ismail Kadare: lo scrittore albanese nel 2005 vinse la prima edizione del premio, allora assegnata per l’insieme dell’opera. Poi ci sono due romanzi tradotti dall’italiano, Via Gemito di Domenico Starnone e Niente di vero di Veronica Raimo. Il 9 aprile 2024 conosceremo i sei romanzi finalisti, mentre il vincitore del premio di 50mila sterline (che si divideranno autore e traduttore) sarà proclamato il 21 maggio. La giuria è presieduta dalla scrittrice canadese Eleanor Wachtel. The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati