Forse sono i piedi pelosi di Frodo. Forse è perché gli orchi non sono esattamente attraenti. O forse è perché troppi personaggi intonano canzoni che contengono parole come “merry-o” e “deedle-dum-diddle”. In ogni caso una cosa è certa: è difficile considerare Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien un libro erotico, e di solito vale per tutti i libri del genere fantasy. Harry Potter è un bambino, mentre Aslan è un animale. Anche se alcuni romanzi contengono scene di sesso, come quelli della serie Leggende di Earthsea di Ursula K. Le Guin, spesso sono accompagnate da frasi come “la secrezione ormonale è ulteriormente stimolata”. Non proprio eccitante, insomma. Il trono di spade rappresenta un’eccezione, con sesso in abbondanza. Ma nel romanzo si parla anche di fustigazione e sono presenti frasi come “pestala a sangue”. Difficile parlare di romanticismo.

Frutto del peccato

Di recente, però, il fantasy ha vissuto un’evoluzione imprevista con l’avvento del romantasy. Frutto dell’amplesso tra il genere fantasy e quello romantico offre proprio ciò che state immaginando: fate fornicanti e draghi sensuali.

Per molti il romantasy può risultare vagamente inquietante. Il femminismo, infatti, non è esattamente una colonna portante di questi mondi di fantasia. I personaggi maschili sono spesso dominanti e violenti, e usano mani “grosse come ceppi” per immobilizzare le donne.

Ma tutto questo passa in secondo piano davanti al successo straordinario del genere. Una delle autrici più popolari, Sarah J. Maas, ha venduto più di 38 milioni di copie in tutto il mondo. Nelle librerie, lente a reagire, il romantasy sta abbandonando gli scaffali nascosti e disprezzati per approdare nelle pile dei libri in evidenza.

Altrove il processo è stato più rapido. Il romantasy, la cui popolarità è stata alimentata da TikTok, è in cima alle classifiche da mesi. Anche cinema e tv hanno cominciato ad accorgersi del fenomeno. Amazon ha acquistato i diritti per le opere di Rebecca Yarros, mentre si vocifera che i libri di Maas stiano per diventare una serie prodotta da Hulu. In un certo senso questo successo non dovrebbe sorprenderci. Certo, il ventesimo secolo ha cancellato l’aspetto sessuale da tutto ciò che è soprannaturale, ma il genere non è sempre stato così “casto”. Il fantasy affonda le radici “nelle favole tradizionali”, spiega Stuart Lee, esperto di letteratura fantasy all’università di Oxford. Spesso questi racconti consistevano “nella storia di una principessa salvata da un principe e di un ‘vissero per sempre felici e contenti’”. In alcuni casi “molto” felici e contenti. Nella versione originale di Raperonzolo il principe non si limita a passare dalla torre per un rapido saluto, ma giace con Raperonzolo mentre la ragazza si trova intrappolata. I due se la spassano e vivono “nella gioia e nel piacere per molto tempo”.

Alcune influenze precedenti si spingono ancora più all’estremo. Nella leggenda, re Artù ha un rapporto incestuoso con la sorellastra Morgana. Dunque abbinare il romanticismo alla fantasia “è perfettamente in linea con il genere”, sottolinea Lee.

Turisti in uno dei luoghi dove è stato girato Il trono di spade. Belfast, Irlanda del Nord (Charles McQuillan, Getty)

La castità novecentesca è anche una conseguenza del contesto storico. Quando Tolkien scriveva, le leggi britanniche sull’oscenità erano molto restrittive. L’ultimo libro della trilogia del Signore degli anelli è stato pubblicato nel 1955, cinque anni prima che la casa editrice Penguin Books finisse alla sbarra per oscenità dopo aver pubblicato L’amante di lady Chatterley. Anche se Tolkien avesse voluto spargere un po’ di pepe nella Terra di mezzo, non avrebbe potuto farlo.

In seguito le limitazioni sono state legate all’età dei lettori. Dall’esplosione del fenomeno di Harry Potter, il fantasy è diventato ancora di più un genere per bambini e ragazzi. Come sottolinea Cressida Cowell, autrice della serie Dragon trainer, “quando scrivi per i bambini delle medie non puoi andare in quella direzione”.

Ma in quella direzione il romantasy ci va eccome. Perché nel frattempo i bambini, lontano da Narnia, sono diventati grandi. La generazione cresciuta con Harry Potter ora è composta da adulti che sono ancora interessati al fantasy, ma anche ad altre “fantasie”. Il romantasy, scritto e letto soprattutto da un pubblico femminile, soddisfa entrambe le necessità.

Una serie particolarmente popolare è ambientata in una scuola in stile militare dove si impara a cavalcare i draghi. Immaginate Hogwarts ma con studenti più grandi e più sexy: muscoli in vista, preferenze sessuali fluide e personaggi che fanno sesso e ne parlano con termini che spingerebbero la professoressa McGonagall a mettere tutti in punizione. Due personaggi se la spassano al punto tale che sembrano generare veri e propri tuoni.

Draghi, tasse e disuguaglianza

Ma se da un lato questi libri si avvicinano al mondo adulto, dall’altro se ne allontanano. I personaggi passano il tempo a combattere il male e non si preoccupano mai delle tasse o della spazzatura. In altri momenti la necessità del fantasy di fornire dettagli sembra invecchiare oltremodo i personaggi. I protagonisti del romantasy spesso indugiano nel ricordare i momenti chiave della loro vita, come farebbero anziani ospiti di una casa di riposo.

Se l’elemento fantasy di questi libri è quello che ci si può aspettare, la parte romantica è piuttosto sorprendente. I libri vengono letti da una generazione diventata adulta dopo il MeToo, in cui le donne uguagliano e spesso superano gli uomini nel percorso formativo e in cui la seduzione deve essere sempre consenziente, con frasi come “Mi piacerebbe fare sesso, e a te?”, “Cosa vuoi sperimentare stanotte?”.

Nel romantasy, invece, non si perde molto tempo a chiedere permesso. In accesi dibattiti online, i lettori del genere discutono la natura problematica dei rapporti sessuali non consensuali nella terra delle fate, offrendo agli altri una serie di trigger warning. Ma se dovessimo spargere avvertimenti nelle storie di elfi copulanti, allora dovremmo fare lo stesso con il resto della letteratura romantica. I primi libri pubblicati da Mills & Boon, casa editrice britannica specializzata in libri romantici, prevedevano che il primo contatto erotico tra due personaggi avvenisse con il “bacio punitivo”. I libri, quasi interamente scritti e letti da donne, contenevano scene di stupro coniugale e frasi come “la immobilizzò con la forza di un solo braccio”. La disuguaglianza è da tempo una parte fondamentale del romanticismo, e non è il solo problema del romantasy. Ma poco importa.

Qualcuno potrà anche ritenere detestabile il sesso tra creature magiche, ma di sicuro è molto redditizio. Al di là dei problemi che si porta dietro, il romantasy riesce a sedurre e prima o poi finirà per superare gli incassi della letteratura romantica tradizionale. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1563 di Internazionale, a pagina 81. Compra questo numero | Abbonati