I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Michael Braun del quotidiano berlinese Die Tageszeitung.

Migrazioni uguale emergenza: è questa l’equazione riproposta in continuazione, che influenza pesantemente l’opinione pubblica, che inquadra in larga parte il dibattito e le politiche pubbliche. Tenta un approccio del tutto diverso Ferruccio Pastore, uno dei massimi esperti del fenomeno migratorio in Italia e non solo. Nel suo libro Migramorfosi. Apertura o declino ci racconta, da un lato, come l’immigrazione degli ultimi trent’anni abbia già profondamente cambiato la società italiana, dall’altro lato, sottolinea che l’Italia non ha davvero fatto i conti con questa trasformazione, lasciando la “migramorfosi” (questo il felice neologismo creato dall’autore) a metà. Offre tante istantanee del fenomeno migratorio: come ha cambiato la demografia del paese (rimanendo al momento l’unica salvezza contro l’invecchiamento galoppante), quale impatto ha sul mercato del lavoro e anche sul crimine (campo in cui i migranti sono soprattutto vittime). Viene così fuori l’immagine di un paese chiamato a fare i conti con l’immigrazione, non come “minaccia”, ma come risorsa, come occasione per l’Italia se non vuole arrendersi al declino. Un declino che si evita solo con l’apertura del sottotitolo: un’apertura fatta anche di conoscenza. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati