I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Michael Braun del quotidiano berlinese Die Tageszeitung.

Chi entra in politica di solito mira a una cosa: il potere. Non fraintendiamoci, può farlo anche con le migliori intenzioni, pensando di usare quel potere per realizzare politiche tese a migliorare lo stato delle cose. Se questa è la regola, esiste almeno una grande eccezione: Marco Pannella. Lui, leader pluridecennale dei Radicali, non puntava mai al potere. Puntava invece a cambiare la società, ad affermare diritti come il divorzio, l’aborto, l’obiezione di coscienza, il fine vita, senza mai aver fatto parte di nessun governo. Lui, leader di un partito che non superava mai il tre per cento, concepiva la politica in un modo particolare: facendo scioperi della fame, usando i referendum o anche fumando spinelli in pubblico. Era un antesignano a tutti gli effetti, nelle sue campagne come nella mobilitazione dell’opinione pubblica. Quel politico non raro ma unico ce lo racconta brillantemente Patrizio Ruviglioni. Non fornisce una biografia classica, piuttosto ci presenta i dieci princìpi guida del leader radicale, aggiunge venti giorni cruciali nella sua vita e correda questo racconto con testimonianze di compagni di strada, creando un affascinante mosaico di quel “rompicoglioni”, “irregolare”, che lasciò un segno profondo nella politica e nella società italiana. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati