14 luglio 2015 12:51
Il funerale di Mohammed Kasbeh al campo profughi di Kalandia, in Cisgiordania, il 3 luglio 2015. (Mohamad Torokman, Reuters/Contrasto)

Un’associazione israeliana per la difesa dei diritti umani ha diffuso un video che sembra contraddire la versione ufficiale della polizia sulla morte di un ragazzo palestinese colpito dai proiettili di un agente. Mohammed Kasbeh, 17 anni, è stato ucciso il 3 luglio al posto di blocco di Kalandia, tra Gerusalemme e Ramallah, dopo aver tirato una pietra contro un veicolo militare, rompendo un vetro, ma senza ferire gli occupanti. L’agente che gli ha sparato, Yisrael Shomer, il comandante di una brigata attiva nei territori occupati, ha sostenuto di avere reagito a un attacco che lo aveva posto in pericolo immediato e di avere agito seguendo il protocollo militare.

Le immagini girate da una telecamera di sicurezza di una vicina stazione di servizio, e diffuse dall’associazione B’Tselem, mostrano invece che Kasbeh è stato raggiunto dai proiettili mentre stava scappando. Nel video non si vede il momento preciso dello sparo, ma si riconosce Kasbeh insieme ad altri giovani palestinesi gettare una pietra contro l’auto militare di passaggio. L’auto frena bruscamente e due agenti si precipitano fuori e ricorrono i ragazzi. Il video conferma le testimonianze raccolte da giornalisti e ong e le analisi mediche, secondo le quali Kasbeh è stato colpito alla schiena.

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Secondo le testimonianze, dopo avergli sparato Shomer si è avvicinato al ragazzo a terra e lo ha preso a calci. Poi è tornato alla sua auto senza chiamare aiuto medico. Kasbeh è stato portato in ospedale con un’auto privata e poi con un’autoambulanza, ma non è arrivato in tempo. Altri due suoi fratelli sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane negli ultimi quindici anni.

Il caso è particolarmente rilevante, perché oltre a coinvolgere un militare di alto grado mette in imbarazzo diversi politici, tra cui il ministro dell’istruzione Naftali Bennett, del partito di estrema destra Casa ebraica, che si sono schierati dalla parte di Shomer dopo la sparatoria. In seguito alla diffusione del video, Shomer è stato interrogato dai militari. Secondo B’Tselem, Kasbeh è il decimo palestinese ucciso dalle forze israeliane in Cisgiordania dall’inizio del 2015. Le vittime erano per la maggior parte adolescenti, il più grande di loro aveva 28 anni.

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