15 luglio 2015 12:47
La protesta dei deputati nel parlamento di Tokyo contro i disegni di legge che ridefiniscono il ruolo delle Forze di autodifesa. (Toru Hanai, Reuters/Contrasto)

Un comitato speciale della camera bassa del parlamento giapponese ha approvato due disegni di legge sulla sicurezza che espandono il ruolo delle forze armate. Si tratta del primo passaggio verso l’approvazione definitiva: i provvedimenti dovranno ricevere il via libera da entrambi i rami del parlamento prima di entrare in vigore. In molti ritengono l’approvazione scontata, dato che il parlamento è dominato dal Partito liberaldemocratico del primo ministro Shinzō Abe.

I due provvedimenti consentiranno al Giappone di combattere all’estero sulla base di una dottrina chiamata autodifesa collettiva. La costituzione pacifista del Giappone, risalente al periodo successivo alla seconda guerra mondiale, impedisce al paese di usare la forza per risolvere i conflitti, a eccezione dell’autodifesa. Uno dei due provvedimenti potrebbe modificare la costituzione in modo che le forze armate possano essere mobilitate all’estero anche quando un alleato è attaccato. L’altro riguarda invece l’aumento della partecipazione del Giappone alle missioni di pace.

L’approvazione dei due provvedimenti è stata accompagnata dalle proteste dei deputati dell’opposizione e di centinaia di attivisti che hanno protestato fuori del parlamento. Diversi sondaggi hanno recentemente dimostrato che la metà degli elettori giapponesi è contrario ai due provvedimenti.

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