11 luglio 2016 19:53

Ventitré morti nel Kashmir indiano, si temono nuove violenze. Almeno 23 persone sono morte negli scontri tra manifestanti e polizia nel Kashmir amministrato dall’India. All’origine delle violenze, la morte di Burhan Wani, un noto leader ribelle rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito indiano. Nei giorni successivi alla sua morte sono scoppiati i peggiori scontri degli ultimi anni in questa regione a maggioranza musulmana, che rivendica l’indipendenza dall’India o l’annessione al Pakistan. Tra le vittime anche un poliziotto, annegato dopo che la folla ha spinto la sua auto in un fiume.

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