28 febbraio 2015 12:06

Charlie Haden & Jim Hall (Impulse records)
Due giganti del jazz recentemente scomparsi fanno sentire nuovamente le loro voci in una registrazione del 1990 del Festival Jazz di Montréal, ora pubblicata dalla rigenerata etichetta Impulse. Un concerto basato su sonorità delicatissime, dove l’understatement e la classe la fanno da padroni. Due virtuosi come Hall e Haden in realtà non hanno bisogno di sfoggiare alcuna bravura tecnica, si mantengono sul filo di un dialogo tra amici costituito da mille sfumature dinamiche e da una vera e propria telepatia che li porta a muoversi con naturalezza lungo standards come Bemsha swing di Monk, Turnaround di Coleman e pagine uscite dalla loro penna. Eleganza, swing e relax: cosa chiedere di più?

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Maurizio Pollini, Beethoven: sonate op. 31 e op. 49 (Deutsche Grammophon)
Con queste registrazioni si conclude l’integrale delle sonate beethoveniane per pianoforte realizzata in diversi decenni da Maurizio Pollini. Le pagine brevi e scattanti delle sonate op. 31 e op. 49 chiudono un percorso interpretativo che si è caratterizzato per estrema lucidità e coerenza di visione. Un Beethoven privo di luoghi comuni, sempre sorprendente, ricchissimo sul piano timbrico, di singolare modernità. Negli anni Pollini ha abbandonato la cristallina perfezione tecnica degli esordi, senza però nulla perdere in bravura e capacità di scavare a fondo in queste inesauribili partiture, regalandoci un autentico punto di riferimento dell’interpretazione pianistica.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Nino Rota, Trio per clarinetto (Naxos)
Oltre alle colonne sonore per le quali è conosciuto dal grande pubblico Nino Rota è autore di una vastissima produzione sinfonica e cameristica dove le caratteristiche del suo stile fresco e spontaneo si sposano con un magistero compositivo che non teme confronti, e s’inserisce con autorevolezza nelle corrente stilistiche importanti della musica del novecento. Questo disco ci presenta ottime interpretazioni di pagine scritte in decenni diversi, tutte di notevole valore, dalla Sonata per clarinetto e pianoforte del 1945 al Trio per clarinetto, cello e piano del 1973, passando per una deliziosa Toccata per fagotto e pianoforte. Una scrittura di leggerezza mozartiana ben sostenuta da un gruppo di interpreti tra cui spicca il clarinettista Goran Gojevic.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it